strade maestre  


Movimento Lento | Partnership Garmont

 

Immaginate una scuola senza banchi né aule, dove le lezioni si svolgono camminando lungo i sentieri d'Italia, tra boschi, borghi e montagne. Una scuola in cui la storia si studia visitando i luoghi in cui è accaduta, la geografia si apprende attraversando paesaggi e territori, e la letteratura si respira nelle parole degli scrittori calpestando le loro stesse orme. Questa scuola esiste e si chiama Strade Maestre.

Affrontare un viaggio di questa portata non è solo un'opportunità educativa, ma anche una sfida fisica e mentale. Per questo, avere il giusto equipaggiamento è fondamentale. Noi di Garmont siamo orgogliosi di sostenere Strade Maestre, fornendo calzature outdoor progettate per affrontare lunghe distanze e diversi tipi di terreno. Perché un buon cammino inizia dai piedi.

Vogliamo presentarvi Lisa, Anna, Ariele, Gioele, Aron, Edoardo, Lolevia e Neri i protagonisti di questa prima edizione.

 

Sono Edoardo, 19 anni, nato e cresciuto in Veneto, frequento il liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Treviso, ma solo in questo viaggio mi sto rendendo conto di essere in realtà un figlio dell’Italia. Un’Italia fatta di natura, foreste e fiumi, con miliardi di piccoli animaletti ovunque si vada e con un ecosistema che cambia man mano che ci muoviamo verso nord o verso sud.

Da sempre ho amato la natura (il mio sogno é diventare biologo marino) ma solo con questo viaggio sono stato in grado di apprezzarla dal di dentro e nella sua interezza. Il luogo in cui questi pensieri fino ad oggi hanno preso forma nella mia testa sono stati soprattutto i sentieri della Magna Via Francigena, in Sicilia, soprattutto dopo Milena: ricordo un posto, un’altura che per la sua conformazione dava l’idea di spaccare in due la Sicilia. Da un lato il mare, dall’altro l’Etna, lontanissimo eppure riconoscibilissimo. Una vista incredibile. Solo chi era lì con noi può capire. 

Amo davvero la natura e con Strade Maestre sto conoscendo e amando una dimensione che per me sta diventando indispensabile: il viaggio.


 

 

Sono Lolevia ho 17 anni, vengo da Alice Springs, in Australia. Ho saputo di questo progetto mentre ero ospite da Ariele, a Firenze, durante uno scambio culturale con la sua scuola. Non so come ho fatto a convincere i miei a mandarmi a fare questa esperienza. Sono felicissima di essere qui. Sto imparando l’italiano, sto scoprendo l’Italia e un nuovo modo di studiare ed imparare, anche se gli altri studenti ogni tanto mi prendono in giro perché mi escono delle parole italiane che  non esistono e faccio ridere tutti. In Australia non si potrebbe fare un progetto del genere, fa troppo caldo e c’è il deserto, quindi eccomi qui.  

Ho un programma scolastico diverso dagli altri, ma sono una che sa organizzarsi bene. Trovo sempre qualcosa da fare. Sto imparando tantissimo. Mi piace scrivere, disegnare (ho portato con me i colori), canto e suono il pianoforte. Ho sempre avuto uno spirito vivace e una grande voglia di vivere, anche se per un periodo della mia vita ho avuto disturbi alimentari che mi hanno messa in pericolo. Ora godo del cibo con l'appetito di un leone e ho voglia di recuperare il tempo perduto durante gli anni della malattia. 

Vivo con intensità ogni giornata di questo cammino. La mia routine è strutturata e piena di attività: mi alzo presto per fare yoga o studiare, sono poi incapace di restare con le mani in mano. Amo rilassarmi facendo delle contorte verticali ovunque mi trovo, é un mio modo personale per ritrovare la calma e il centro.

 

 

Ho 18 anni e mi chiamo Ariele. Frequento il quarto anno del Liceo Sportivo, vengo da Impruneta, Firenze. Sono uno che non parla molto, sono riservato, un po’ timido, ma questo viaggio mi sta dando tante soddisfazioni. Fuori dalla realtà di Strade Maestre, sono uno degli sbandieratori del corteo storico di Firenze. Infatti ho ideato l’immagine della bandiera di Strade Maestre, l’ho fatta realizzare e l’ho portata con me. Quando arriviamo in una piazza o in un posto panoramico, mi piace sbandierarla. 

In questo cammino ho cominciato ad aprirmi un po’ di più e sto scoprendo in me nuove passioni e talenti che neanche sospettavo di avere. Una di queste è l’arte dell'orientamento e della mappatura, di cui abbiamo fatto un corso all’inizio dell’esperienza di Strade Maestre. Mi piace esplorare i dintorni dei luoghi che attraversiamo. Mi piace anche svegliarmi presto per ammirare il sorgere del sole. In questo viaggio ho collezionato delle albe meravigliose. Spesso i miei compagni vengono con me.

Mi piace anche il cinema. Ho portato in cammino un hard disk e ogni tanto, la sera ci organizziamo per vedere un film. Nel gruppo aiuto un po’ tutti quando c’è un problema tecnologico con i tablet o i cellulari che ci servono ogni giorno per studiare o per l’organizzazione di Strade Maestre.

 

 

Mi chiamo Gioele, ho 17 anni e sono di Grosseto. Sono il più piccolo del gruppo anche se supero tutti in altezza. Credo di essere il primo ragazzo d’Italia ad essersi iscritto a Strade Maestre. Quando ho saputo della sua esistenza ho scritto subito. Vanto il primato di essere il primo studente iscritto a Strade Maestre. É la scuola perfetta per me che odio l’idea di stare seduto al banco tra quattro mura. Mi piace portare il buonumore nel gruppo! Ho sempre la battuta pronta. 

Studio al quarto anno del liceo artistico. Ho una mente creativa. La mia passione per il design mi porta a vedere il mondo in modo diverso. Non guardo semplicemente gli oggetti: li studio, li osservo con l’occhio di chi vorrebbe migliorarli, renderli più funzionali, più belli. A Civita di Bagnoregio ho realizzato un taccuino con delle tovagliette prese da una pizzeria, rilegando insieme i fogli con un filo. 

Amo lo sport, la mia vita è un flusso continuo di attività: calcio, ciclismo, nuoto. Ogni sport mi calza a pennello, il movimento é la mia forma naturale di espressione. Eppure, sono un tipo ansioso e insicuro. Spero che Strade Maestre mi aiuti a lavorare su questo aspetto. La miriade di stimoli che Strade Maestre mi offre è così vasta che mi distrae continuamente, mi affascina e mi confonde allo stesso tempo. Ogni giorno sembra una sfida a non perdere il filo.

 

 

Mi chiamo Aron, ho 18 anni e studio all'Istituto Agrario. Sono di Prato. Mi piace la musica e in questo viaggio ho legato la mia chitarra allo zaino. Quando suono il mondo intorno a me sembra ancora più bello. Qui sto bene un po' con tutti. Questo viaggio spacca.

Sono un po’ un casino con l’organizzazione: lo zaino è un po’ un caos ambulante. Non parlatemi poi di orari e appuntamenti, ma qui a Strade Maestre mi sto mettendo un po’ in riga. Poi faccio una battuta e faccio ridere tutti, e allora non riesci a rimanere arrabbiato. Mi piace molto questa classe in cammino.

Non sto mai fermo, arrampicarmi è una delle mie passioni. Per il mio compleanno il gruppo di Strade Maestre mi ha regalato le scarpe da arrampicata che ho appeso allo zaino e quando incontro una parete, un albero, una superficie da scalare sono la persona più felice del mondo. Per me, l'esperienza con Strade Maestre è un’avventura meravigliosa. Non ho ancora trovato quel punto di equilibrio tra il divertimento e la responsabilità dello studio. Ma ci arriverò.

 

 

Ho 18 anni e mi chiamo Neri. Sono di Firenze e vengo dalla stessa scuola di Ariele. Lui mi ha convinto a partire assieme a lui con Strade Maestre. All’inizio non ero convinto che sarei rimasto. Pensavo di stare un mese e poi decidere se proseguire o meno. Il fatto che sono ancora qui é significativo. No? Strade Maestre é stato un salto nel buio, un’esperienza vorticosa che mi sta permettendo di esplorare me stesso al di fuori del mio solito contesto 

Sinceramente, prima di Strade Maestre non ho mai mostrato un vero impegno nello studio, ma mi sto rendendo conto di quante cose interessanti ci siano da scoprire attorno a me. Qui mi sto addirittura appassionando a materie che non sono del mio indirizzo e mi ritrovo spesso a seguire le lezioni degli altri, filosofia, psicologia, arte, che non sono nel mio programma. 

L’esperienza con “Strade Maestre” è per me un’opportunità incredibile di crescita. Qui, con questo gruppo e con gli insegnanti che mi aiutano a studiare e a trovare un metodo di studio, sto trovando una nuova motivazione per crescere, sia intellettualmente che emotivamente. Mi piace lo sport, sono un asso nel parkour. Inutile dire che questa esperienza mi permette di esercitarmi in tutti i posti più belli d’Italia.

 

Sono Anna e ho 18 anni. Sono al quinto anno del Liceo delle Scienze Umane. Sono friulana, di Spilimbergo, in provincia di Pordenone. Mi piace mettermi a disposizione degli altri, e Strade Maestre me ne offre ogni giorno la possibilità in queste giornate in cui oltre a studiare bisogna anche cucinare, pulire, stare attenti alle esigenze di tutti. Sono anche una esigente con me stessa e sono organizzata nello studio. Quando c’è tempo mi alzo prima degli altri e vado a correre.  

Il mio senso di responsabilità è tanto grande quanto il peso dello zaino. Quando qualcosa va storto, anche se non è colpa mia, sono la prima a sentirmi in colpa. Devo imparare a lasciarmi andare di più. Man mano che affronto le sfide dello studio e della vita, in cammino imparo lentamente a riconoscere i miei limiti.

Amo il contatto con la natura e il movimento: l’orienteering, il nuoto, la pallavolo e la bicicletta non sono solo passioni, ma anche momenti di sfogo e riflessione. Che dire? Avevo bisogno di una scuola come Strade Maestre, che mi permettesse di muovermi, ma anche di imparare. Questa esperienza sta risvegliando in me un desiderio di conoscenza e una voglia di studiare che non avevo mai avuto.

 

 

Sono Lisa ho 18 anni e sono all’ultimo anno del liceo linguistico. Ho scelto di partecipare a Strade Maestre perché risponde al mio desiderio di un altro modo di imparare. Amo tantissimo gli animali. A casa, a Varese, ho cani e gatti. La mia connessione con il mondo naturale e i diritti degli animali è molto forte. 

Sono vegetariana da quando avevo otto anni e apprezzo lo sforzo del gruppo di Strade Maestre per adeguarsi alle mie necessità. Questo è un gruppo che include tutti. Parlo quattro lingue: italiano, olandese, francese e tedesco, e questo mi conferisce un'elasticità mentale che si riflette nel mio modo di esprimersi. Tuttavia, nonostante la padronanza linguistica, spesso le mie parole sono intrise di insicurezza. 

Seguo con interesse le lezioni, ringraziando sempre gli insegnanti come se ciò che mi offrono fosse un dono prezioso. Questa gratitudine inusuale rivela un passato di delusioni scolastiche: non ho mai avuto un buon rapporto con la scuola, e qui con le mie guide insegnanti sono stupita di come si stia accendendo in me l’interesse per la conoscenza. Grazie a loro per la cura che hanno nel coinvolgermi nelle lezioni.